Collegamento tra PH acido e cancro
Ultimamente si parla molto del collegamento tra PH acido e cancro e di terapia alimentare come cura alle malattie oncologiche.
A proposito di ciò vorrei fare alcune considerazioni. Noi kinesiologi, operatori del benessere, consideriamo fondamentale il controllo dei valori del PH, indipendentemente dal fatto che un PH acido crei “terreno fertile” per le patologie oncologiche. Il PH deve essere comunque tenuto sotto controllo in quanto può determinare squilibri generici che ora andrò a spiegare:
Il PH delle urine indica il valore degli enzimi dello stomaco e dell’intestino. Il PH della saliva indica i valori del fegato enzimi pancreatici e sistema linfatico.
I valori raccomandati sono da 6.4/7 per la saliva e 5.8 /6.4 per le urine. Questi valori si possono rilevare con cartine apposite.
La differenza media fra i 2 PH e di 0.5/0.6. Se è maggiore l’individuo non riesce ad assimilare correttamente i nutrienti. Troppe proteine (più di 47/50 gr al dì, poi dipende dal peso corporeo) bloccheranno le cellule ed i Sali cambieranno di posto. Il calcio andrà perso e l’organismo andrà a pescarlo dalle ossa (soprattutto chi soffre di osteoporosi deve porre attenzione a questo meccanismo). Il livello di sodio scenderà e il corpo produrrà ammoniaca, l’urina puzzerà e potranno verificarsi delle cistiti. A questo punto il test dell’urina risulterà alcalino, non perché abbiamo abbastanza Sali nel corpo, ma perché ci troviamo in una situazione fisiologica difensiva.
Quando mangiamo troppe proteine (quelle animali creano più problemi) bisogna supportare il corpo con minerali, anche se il calcio non verrà comunque assimilato se non si riducono le proteine, il sodio, il bicarbonato, il calcio ed il fosforo vengono utilizzati per neutralizzare le scorie acide. Se ad esempio mangiamo un limone il corpo per contro reazione utilizzerà il bicarbonato per alzare il PH a 6.1 poi il potassio per portarlo a 6.8 ed infine le proteine infra cellulari e altri minerali per stabilizzarlo a 7.4. Se questo non succede è perché non abbiamo abbastanza Sali alcalinizzanti oppure abbiamo fatto sforzi intensi o assunto troppe proteine. Con il PH a 5.6/6.2 non è indicato fare sforzi estenuanti.
Per ottenere una forma di calcio molto assimilabile si prendono delle uova di ottima qualità preferibilmente biologiche e si mettono a macerare nel succo di limone per 24 ore, il limone scioglie e assorbe il calcio del guscio. Dopo avere filtrato il succo se ne assume un cucchiaino da tè al giorno.
Una maniera per scoprire se abbiamo abbastanza Sali nel corpo è quella di assumere succo di limone e dopo 3 minuti misurare il PH . In presenza di Sali come controreazione il PH della saliva sarà estremamente alcalino, se invece il PH sarà acido indicherà una carenza di Sali alcalinizzanti.
Non bisogna infine trascurare l’aspetto psicologico: alcuni stati d’animo negativi acidificano il corpo come se “mandassimo giù” bocconi amari e acidi. Nella kinesiologia sistematica si valutano gli stati emotivi che avvelenano il corpo acidificandolo e si usano tecniche correttive per risolverle.